Ricerche sulla devianza sociale cognitiva e sul mutamento sociale
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Questo sito-ebook va letto unitamente al volume F.P. Pinello (2020), Il Decoro. Dalla Cappella Sansevero a Palazzo Bongiorno (Tipheret, Gruppo Editoriale Bonanno, Acireale-Roma), perchè ne costituisce parte costitutiva e integrante. Chi visita il Palazzo può utilizzarlo come guida turistica online
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https://www.worldcat.org/title/sociologia-della-massoneria/oclc/1029248214&referer=brief_results
Editore
Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno
Collana
Hod
Anno edizione
2017
Pagine
248 Brossura
EAN
9788864963082
Il libro "Sociologia della massoneria. Lavoro massonico, solidarietà e progettualità sociale" è stato concepito come una risposta all'opera del Prof. Tullio Di Fiore "Massoneria e Chiesa cattolica. Dall'incompatibilità alle condizioni per un confronto". In estrema sintesi, la tesi sostenuta è che la massoneria a noi contemporanea non può essere considerata una religione. Prima di leggere il libro, si consiglia di leggere il testo disponibile all'indirizzo web:
https://francescopaolopinello.blogspot.com/2017/11/tullio-di-fiore-massoneria-e-chiesa.html
In questo sito web, le nostre ricerche sulla devianza sociale cognitiva e sul mutamento sociale hanno per focus una particolare via iniziatica cristiano - massonica prerivoluzionaria, della seconda metà del Settecento (il riferimento è alla Rivoluzione Francese). Applicando alla cultura occidentale e alla storia occidentale, in modo paradigmatico (e quindi convenzionale), il modello dei quattro periodi della secolarizzazione, ci troviamo in una delle fasi di passaggio tra la seconda e la terza secolarizzazione.
Oggi, invece, siamo in piena quarta secolarizzazione (in base al modello proposto da Luigi Berzano).
* La prima secolarizzazione si caratterizza per il passaggio dal mito al Logos (filosofia greca classica).
* La seconda secolarizzazione si caratterizza per il passaggio dal Logos della filosofia greca classica al Logos cristiano.
* La terza secolarizzazione si caratterizza per la nascita della scienza moderna, per la tecnologia e per la rivoluzione industriale.
* La quarta secolarizzazione si caratterizza per l'autonomia degli stili di vita, per l'anateismo e per altri tipi di ateismo.
L'anateismo, e cioè il ritorno al "sacro religioso" dopo la morte di Dio, secondo un altro modello utilizzato da Luigi Berzano, dai ricercatori dell'Università degli Studi di Torino e da altri, è uno dei cinque tipi di ateismo oggi riscontrabili nella società italiana (e non solo). Il termine ateismo, in questa prospettiva, non deve però essere inteso nel suo semplice senso letterale di atteggiamento che nega l'esistenza di Dio.
* Il primo tipo di ateismo è il tradizionale ateismo anticlericale (oggi scarsamente presente).
* Il secondo tipo di ateismo è l'anateismo (oggi in crescita).
* Il terzo tipo di ateismo è l'ateismo devoto (assai diffuso nel mondo politico italiano, e non solo).
* Il quarto tipo di ateismo è l'ateismo metodologico (tipico delle scienze, che non possono farsi condizionare dalle religioni e dai valori religiosi).
* Il quinto tipo di ateismo è l'ateismo dell'autonomia degli stili di vita (ogni singolo individuo, nella propria quotidianità e in piena autonomia, interagendo in modo simbolico, si costruisce, di giorno in giorno, il proprio modo di vivere il sacro, il santo e le religioni, il proprio stile autonomo).
Quest'ultimo tipo di ateismo (il quinto) riguarda in realtà anche coloro che si professano credenti e praticanti, per esempio circa la relgioone cattolica. Ecco perché il termine ateismo oggi non può più essere utilizzato nel suo semplice senso letterale di atteggiamento che nega l'esistenza di Dio.
Tutto ciò aiuta a capire come la Massoneria di oggi sia profondamente diversa da quella della seconda metà del Settecento.
La Massoneria di oggi, infatti, non può non essere che la Massoneria al tempo della società aperta, dello stato laico, della complessità, della quarta secolarizzazione, dell'anateismo, dell'autonomia degli stili di vita, degli altri tipi di ateismo, della società informazionale globalizzata (sia verticalmente che orizzontalmente).
Il modello da me proposto (in Sociologia della massoneria) riguarda la Massoneria di oggi che non è una religione, che lascia liberi i Massoni di seguire la via iniziatica (non necessariamente religiosa) che più aggrada loro e che loro ritengono più adatta alle proprie corde, circa il proprio "lavoro interiore personalissimo" (autonomia degli stili di vita), e che, per quanto riguarda il lavoro di gruppo, può essere compresa mediante sette paradigmi.
Tale modello si basa sulla distinzione tra Massoneria e metaMassoneria, lavoro interiore e lavoro di gruppo, visio ad intra e visio ad extra, nonché sulla presa in considerazione del lavoro massonico in funzione della solidarietà (interna e esterna) e della progettualità sociale (interna e esterna).
* Primo paradigma: il massone non può essere ateo (nel senso letterale del termine, e cioè il suo atteggiamento di fondo non può negare l'esistenza di Dio). Un libero muratore (e cioè un massone) è tenuto, per la sua condizione, a non essere né ateo né libertino irreligioso. Cioè non può esercitare la sua libertà per dichiararsi ateo (la qual cosa è considerata dalla massoneria un sintomo di stupidità). Il profano, per diventare massone, deve dichiarare di credere nell'Essere Supremo. L'Essere Supremo non è un'espressione affermativa di identità religiosa massonica, ma è un'espressione verbale (simbolica) funzionale al dialogo massonico in materia di cose religiose. Si deve, pertanto, fare riferimento non a un'identità dell'Essere Supremo dei massoni espressa mediante l'espressione Essere Supremo (identità che nella cultura massonica non esiste), ma alla funzione che l'espressione verbale Essere Supremo (che non è un'espressione identitaria perché non afferma un'identità religiosa dell'Essere Supremo dei massoni) svolge nel dialogo massonico.
* Secondo paradigma: il libro sacro, presente nel tempio (che non necessariamente deve essere la Bibbia cattolica, ma che può anche essere la Torah, il Corano ecc. o un libro bianco) durante i lavori massonici dell'Ordine, non viene né letto, né commentato, né utilizzato liturgicamente. Esso svolge esclusivamente la funzione di ricordare ai massoni, durante i loro lavori di loggia, che non possono essere atei e che devono continuare a credere nell'Essere Supremo (Dio della loro confessione religiosa e non l'Essere Supremo della dottrina religiosa massonica, che non esiste) per essere considerati liberi muratori, nonché la funzione di renderli responsabili per le promesse da essi fatte (in conformita alle leggi dell'Obbedienza massonica alla quale appartengono e dello Stato del quale sono cittadini, nonché nel rispetto della verità religiosa che tale libro contiene e della confessione religiosa del libero muratore che è chiamato a pronunciare la promessa), anche di fronte a Dio in cui essi credono, in conformità al loro credo religioso.
* Terzo paradigma: la massoneria non è una religione né intende sostituirne alcuna: non pratica riti religiosi, non valuta le credenze religiose, non si occupa di nessun tema teologico, non consente ai propri membri di discutere in loggia argomenti in materia di religione. Essa lascia a ogni libero muratore le sue particolari opinioni in materia (Tolleranza: Non compelle intrare; non sono tollerate né la coercizione fisica né la manipolazione mentale).
* Quarto paradigma: la natura della massoneria e delle sue istituzioni è umanitaria, filosofica, morale e sociale (in termini di solidarietà e di comunione fraterna, interna e esterna, fondata su solidi valori morali: "Regola Aurea"). La massoneria non detiene e non confessa di credere in una verità religiosa (o esoterica, o magica), o in una dottrina religiosa (o esoterica o magica), o in una tradizione religiosa (o esoterica o magica), determinata, non ha dogmi religiosi (o esoterici o magici) e non ha teologie (religiose esoteriche o magiche), né catechismi che abbiano una simile natura, né un'ideologia comune vincolante (il relativismo). In massoneria il termine tradizione viene usato nel senso di tradizione laica della cultura, come indicazione di studio personale della tradizione laica medesima (processi di razionalizzazione e di secolarizzazione, sintetizzabili nel modello dei quattro periodi della secolarizzazione di cui sopra) e non nel senso che in massoneria viene insegnata la dottrina della tradizione laica della cultura. La massoneria non ha una propria tradizione religiosa, esoterica, magica, da insegnare e da trasmettere segretamente o riservatamente (esotericamente), né pubblicamente (essotericamente). Il singolo massone è libero di seguire la via iniziatica che più gli è congeniale. Anzi ogni e ciascun massone rivendica per sé questa autonomia e questo diritto (autonomia degli stili di vita).
* Quinto paradigma: i rituali e i riti (contenuti nei rituali: per esempio rito di iniziazione) non sono liturgia, paraliturgia, liturgia alternativa, teurgia, magia ecc. I maestri venerabili e i gran maestri non sono sacerdoti di una religione o di un culto magico.
* Sesto paradigma: i liberi muratori sono uomini tranquilli e leali che non cospirano contro la pace e il benessere della nazione e dello Stato, né contro i poteri (costituzionalmente riconosciuti, legittimati e disciplinati, democratici). Essi ritengono che la massoneria sia stata sempre danneggiata da guerre, massacri, disordini e che possa sempre fiorire nei tempi di pace.
* Settimo paradigma: i liberi muratori con il lavoro massonico, personale e di gruppo (la loggia), lavorano al miglioramento concreto, reale e storico, delle società in cui vivono e che vivono dentro di loro. Lavorano per il bene e per il progresso dell'umanità: questo è il fine ultimo del lavoro massonico.
Non bisogna comunque pensare che tutte le Obbedienze massoniche e tutti i Liberi Muratori (i Massoni) e tutti coloro che, a vario titolo, si occupano di Massoneria la pensino tutti allo stesso modo. I paradigmi, infatti, sono dei processi mediante i quali è più facile che, prima o poi, si arrivi a un consenso, anche temporaneo, su quali debbano essere gli assunti di base, le teorie e i metodi di ricerca e quindi sulle interpretazioni da dare ai risultati ottenuti.
Addirittura, ancora oggi, c'è chi sostiene (in realtà sono rimasti in pochi) che la Massoneria sia astorica, atemporale, la Verità, e cioè che sia Una, Assoluta, Eterna, Immutabile, Definitiva, e che già con l'iniziazione massonica, come se si trattasse di un sacramento celebrato in un tempio e in un tempo religiosamente consacrati (che alcuni definiscono metafisici, per non definirli religiosi), non può non avvenire una trasmutazione a livello ontologico.
Ma basta andare a curiosare nei loro stili di vita per verificare quanto tali affermazioni siano del tutto decontestualizzate e prive di ogni e qualsiasi tipo di reale contenuto esistenziale. Delle mere formule verbali definibili flatus vocis. Delle formule politiche di legittimazione di un potere "sacerdotale e carismatico", che costoro pretendono fondato in una Tradizione massonica affermata e rivendicata come definitiva e immodificabile, che però ormai all'interno della Massoneria nessuno più è disposto a riconoscere e a validare comse tale (al di là e oltre le formule che però sono mero flatus vocis), in nome dell'autonomia dei propri stili di vita e della libertà, legittimità, validità, verità, efficacia e efficienza delle proprie personalissime opinioni (ed è proprio qui che entra in gioco la delicatissima questione della tolleranza).
Una conversazione tra Francesco Paolo Pinello e il Maestro Vincenzo Greco sulla bellezza, sul sacro e sull'autonomia degli stili:
https://www.facebook.com/nonsoloarte/videos/4119635741394917
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